Se state cercando il luogo ideale per trascorrere le vostre vacanze all’insegna del relax eccone uno che può fare al caso vostro. Una città dall’incantevole borgo medioevale adagiato sulle pendici di un colle, in cima al quale si trova il castello dei Malaspina, il tutto, a pochi kilometri di distanza dalle acque cristalline del mare.
Il profilo di Bosa così immerso nel paesaggio, vi affascinerà per l’armonia del panorama e per la vitalità dei suoi colori: il verde intenso degli ulivi secolari e degli aranceti, l’azzurro del mare sullo sfondo, il rosso, il giallo e l’indaco delle tradizionali variopinte imbarcazioni dei pescatori, il rosa della pietra trachitica con cui sono ingentilite le case del centro antico, caratterizzate dal fatto che, essendo costruite su un pendio, hanno un solo piano nella parte superiore, e due, o anche tre, in facciata.
Bosa è situata sulla costa nord occidentale della Sardegna, in una zona popolata di numerosi piccoli centri agricoli da visitare, la Planargia, di cui è storicamente capoluogo e punto di riferimento. Ricche e numerose sono le vestigia monumentali di questo territorio.
Le Conce
Arrivando attraverso il vecchio ponte a tre arcate non si può non incontrare il noto e caratteristico complesso degli edifici conciari, allineati su doppia schiera lungo la via prospiciente il Temo, le antiche Concerie.
Nascono in quel punto grazie alla presenza del fiume, essendo necessaria molta acqua nel processo di lavorazione delle pelli. L’attività conciaria della rinomata “vacchetta bosana” si è estinta totalmente nel 1962, con l’attività diretta dei fratelli Sanna-Mocci. Nella sede di una di queste concerie appartenenti alla famiglia Poddighe è oggi ospitato un museo che raccoglie attrezzi da lavoro e fotografie d’epoca.
Subito vicino al ponte vecchio s’incontra la chiesa più importante della cittadina: la Cattedrale costruita nel XII secolo e restaurata tra il 1805 e il 1809 a causa del precario stato di conservazione continuamente minacciato dalla vicina presenza del fiume. Durante i restauri l’interno della Chiesa venne impreziosito dalle decorazioni pittoriche eseguite dal pittore parmense Emilio Scherer.
All’uscita della Cattedrale si sbuca nella parte più elegante e antica del corso Vittorio Emanuele II l’elegante salotto di Bosa che con i suoi prestigiosi edifici, caratterizzati dalle eleganti finestre, i balconi e i fregi che adornano i prospetti delle case renderà più piacevole la vostra passeggiata. Proseguendo non si può non notare la Chiesa del Rosario sormontata da un bell’orologio a mensola del 1875 e la Piazzetta con la fontana in marmo, circondata dagli archi del palazzo Delitala e dal settecentesco palazzo Don Carlo.
Ancora, la chiesa del Carmine con annesso convento edificata nel 1779 in stile barocchetto piemontese, ricca di decorazioni lignee; poco distante il convento dei Capuccini.
Si attraversa Bosa avvertendo diffuso “il profumo della storia” per tutte queste e numerose altre testimonianze sia religiose che civili che arricchiscono la Città e il territorio circostante.